Il Progetto FORGENIUS torna nella Riserva

17 marzo 2023

Il nuovo progetto FORGENIUS, finanziato dal Programma Europeo per la Ricerca Horizon 2020, aiuterà a comprendere la diversità delle foreste europee e la loro resilienza al cambiamento climatico. Il progetto userà la tecnologia e le conoscenze più avanzate nei campi della biologia vegetale ed evolutiva, ecologia forestale, telerilevamento, genomica, genetica di popolazioni e modellistica. Produrrà una piattaforma che permetterà un sostanziale aumento delle conoscenze necessarie per prevedere il destino delle foreste europee a breve, medio e lungo termine. Tale strumento sarà la chiave per sviluppare nuove strategie adattative per preservare questi straordinari beni naturali e i loro servizi ecosistemici a livello continentale. Lo sviluppo di strategie di conservazione richiede un approccio multidisciplinare, capace di quantificare e modellizzare le risposte plastiche a breve termine e i processi adattativi a lungo termine che, assieme, determinano la capacità di resilienza del nostro patrimonio forestale.

Il progetto si focalizzerà sulla rete di unità di conservazione genetica (Genetic Conservation Unit, GCU) istituita e coordinata da EUFORGEN, e consultabile attraverso la piattaforma EUFGIS, che rappresenta la principale infrastruttura europea per la conservazione ex-situ delle risorse genetiche forestali. La Riserva Naturale Integrale Statale Bosco Siro Negri costituisce la Genetic Conservation Unit – GCU ITA00045 per pioppo nero (Populus nigra), farnia (Quercus robur) e pioppo bianco (Populus alba).

Essendo anche Quercus robur tra le specie selezionate nel progetto per attività di fenotipizzazione intensiva (WP2), la Riserva verrà visitata nel 2023 dal field team del progetto (tecnici tree climber dell’Università di Barcellona e dell’INRAE di Avignone) per prelievo di campioni in chioma (foglie e rametti) e campioni dendrocronologici (carote legnose) su 10 piante tra le 25 selezionate. Il field team verrà accompagnato dal personale Istituto di Bioscienze e BioRisorse del CNR di Sesto Fiorentino per le attività di campo e si prevede operi nella Riserva l’ultima settimana di maggio.

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